IL PNRR E L'EUROPROGETTISTA. LA FIGURA PROFESSIONALE PER IL SUPPORTO ALLA GESTIONE DEI FONDI UE
Dott.ssa Barbara Francesca Porqueddu e Dott.ssa Maddalena D'Urso
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento che ciascuno Stato membro UE deve adottare per l' attuazione del Next Generation EU, pacchetto introdotto dall'Unione europea per la ripresa dell'economia degli Stati membri nel post pandemia Covid-19.
In Italia, il PNRR è stato denominato Italia Domani: esso prevede uno stanziamento di risorse pari a 191,5 miliardi di euro ed è costituito da sei pilastri, che corrispondono alle aree di intervento sulle quali si deve focalizzare:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
- Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
- Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
- Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
- Salute - 15,63 miliardi
Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.
In particolare, nel PNRR si individuano tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Tali interventi mirano a dare impulso a una ripresa economica e sociale post pandemia, a porre rimedio alle debolezze strutturali dell'economia italiana, e a stimolare la transizione ecologica e digitale, destinando importanti finanziamenti al Mezzogiorno, ai giovani e alla parità di genere.
In questo contesto si inserisce una figura professionale fondamentale: l'europrogettista, ossia la consulente o il consulente in grado di supportare imprese e enti pubblici nella sottomissione di proposte progettuali che garantiscano l'ottenimento dei fondi europei.
Con il PNRR aumenteranno sicuramente le richieste di questa figura professionale, che ha un background di partenza che può essere variegato (laurea umanistica o scientifica) ma che nel tempo ha seguito corsi di formazione, master etc. nel settore dell'europrogettazione o che ha maturato esperienze di lavoro che gli permettano non solo di individuare la fonte di finanziamento più appropriata, ma anche di realizzare insieme al cliente la proposta vincente e continuare a seguire l'ente o l'impresa una volta vinto il finanziamento nelle attività di management e rendicontazione.
Quali sono le materie che bisogna conoscere per avventurarsi in questo nuovo sbocco professionale? Il diritto dell'Unione europea, elementi di contabilità e rendicontazione, la conoscenza del project cycle management, un buon livello di lingua inglese.
Quali, invece, sono le competenze che sarebbe preferibile avere: la conoscenza di un'altra lingua dell'Unione europea, conoscenza delle tecniche di comunicazione e disseminazione dei risultati del progetto.
Il lavoro dell'europrogettista è sicuramente avvincente perché richiede competenze trasversali e permette di viaggiare in Europa e non solo, però allo stesso tempo è un mestiere che richiede la massima professionalità e un costante aggiornamento del proprio know-how.
______________________-
https://www.italiadomani.gov.it/content/sogei-ng/it/it/home.html
https://www.mise.gov.it/it/pnrr/piano
https://www.mef.gov.it/focus/Il-Piano-Nazionale-di-Ripresa-e-Resilienza-PNRR/
https://www.forumpa.it/economia/pnrr-piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza-cose-e-cosa-prevede-missioni-risorse-progetti-e-riforme/
Per maggiori informazioni scrivere a Maddalena D'Urso: includreamstudioprofessionale@gmail.com