COMMENTO AL DECRETO LEGGE 30 APRILE 2019, N. 34 (c.d. DECRETO CRESCITA)

03.07.2019

Dott.ssa Lucia D'Auria

Con 158 voti favorevoli, 104 contrari e 15 astensioni, Palazzo Madama ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l'articolo, sul supplemento ordinario n. 26/L alla Gazzetta ufficiale n. 151 del 29 giugno 2019 è stata pubblicata la legge 28 giugno 2019, n. 58 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi" unitamente al testo coordinato del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (cosiddetto "Decreto Crescita").

Il decreto è incentrato su tematiche di grande tensione per il nostro Paese: Misure fiscali per la crescita economica, Misure per il rilancio degli investimenti privati, Tutela del Made in Italy, ulteriori misure per la crescita .

Vediamo le principali novità:

  • Maggiorazione del 30% del costo di acquisto ai fini fiscali per gli investimenti di imprese e professionisti in beni materiali strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto;

  • Aliquota agevolata sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell'incremento di patrimonio netto: - 22,5% per l'anno di imposta 2019; - 21,5% per il 2020; - 21% per il 2022; - 20% dal 2023;

  • Deducibilità IMU relativa agli immobili strumentali per imprese e professionisti:- 50% per l'anno d'imposta 2019;- 60% negli anni 2020 e 2021;- 70% a decorrere dal 2022;- 100% dal 2023;

  • La Dichiarazione IMU/TASI vede un differimento del termine di presentazione dal 30 giugno al 31 dicembre;

  • Il termine di presentazione della dichiarazione telematica dei redditi è differito dal 30 settembre al 30 novembre dell'anno successivo a quello a quello di chiusura del periodo di imposta; per i soggetti IRES, entro l'ultimo giorno dell'undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta (in luogo del nono mese);

  • Inserito l'obbligo, a decorrere dal 1° gennaio 2019, di operare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati. L'obbligo verrà applicato anche, dal 2020, nei casi di ricavi/compensi da euro 65.001 e 100.000;

  • Dal 1° luglio 2019 la fattura deve essere emessa entro dodici giorni (non più dieci giorni) dal momento dell'effettuazione dell'operazione di cessione del bene o di prestazione del servizio;

  • Inserito l'obbligo, a decorrere dal 1° gennaio 2019, di operare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati. L'obbligo verrà applicato anche, dal 2020, nei casi di ricavi/compensi da euro 65.001 e 100.000.;

  • Dal 1° luglio 2019 la fattura deve essere emessa entro dodici giorni (non più dieci giorni) dal momento dell'effettuazione dell'operazione di cessione del bene o di prestazione del servizio.

  • Affitti brevi: Istituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali apposita banca dati delle strutture ricettive nonché degli immobili destinati alle locazioni brevi presenti nel territorio nazionale, identificati mediante un codice identificativo alfanumerico da utilizzare in ogni comunicazione inerente all'offerta ed alla promozione dei servizi all'utenza.

  • Addio agli scontrini cartacei anche per i piccoli esercizi. Per chi è sprovvisto di copertura internet ci sarà più tempo: 12 giorni dall'effettuazione della cessione o della prestazione, sebbene l'obbligo di memorizzazione dei dati debba avvenire con cadenza giornaliera;

  • Rientro cervelli: dal 2020 per i lavoratori impatriati si eleva dal 50 al 70% la riduzione della base imponibile; il periodo agevolato passa da 5 a 10 periodi d'imposta. Per ricercatori e docenti si eleva da 4 a 6 anni la durata del regime. La durata è ulteriormente estesa: fino a 8 anni per chi ha un figlio minore o a carico ovvero acquisti una unità immobiliare residenziale in Italia; fino a 11 anni ovvero a 13 anni nel caso in cui il contribuente abbia rispettivamente almeno due figli minori o a carico ovvero almeno tre figli minori o a carico. Si estendono le agevolazione ai non iscritti all'AIRE che rientreranno in Italia a condizione che abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento in Italia

Grossa attesa nel campo tributarista per le innovazioni che il decreto crescita ha dettato:

  • Riaperti i termini della rottamazione ter e saldo/stralcio. La domanda, il cui modulo sarà pubblicato dalla Riscossione nei prossimi giorni, dovrà essere presentata entro il 31 luglio;

  • Per gli avvisi di accertamento emessi a partire dal 1° luglio 2020 è prorogato di 120 giorni il termine di decadenza per la notificazione dell'atto impositivo nei casi in cui intercorrano meno di 90 giorni tra la data di comparizione e quella di decadenza dell'amministrazione dal potere di notificazione dell'atto impositivo. Salvo che sia stata rilasciata copia del processo verbale di chiusura delle operazioni, l'Ufficio prima di emettere un avviso di accertamento, deve notificare un invito a comparire per l'avvio del procedimento di definizione dell'accertamento. Nei casi di avvisi di accertamento parziale e di avvisi di rettifica parziale, è esclusa l'applicazione dell'invito obbligatorio;

  • Introdotto il divieto per l'Amministrazione finanziaria, in sede di controllo formale delle dichiarazioni, di chiedere ai contribuenti informazioni già disponibili nell'anagrafe tributaria o documenti già trasmessi, anche da soggetti terzi in ottemperanza ad obblighi dichiarativi, certificativi o comunicativi;

Sul fronte lavoro e pensioni, diverse le novità. Tra le più attese lo scivolo di 5 anni per la pensione e il bonus assunzioni per chi dona alle scuole:

  • Esodo per la pensione a chi mancano 5 anni alla maturazione del requisito previdenziale, in presenza di nuove assunzioni. Sul fronte lavorativo, inoltre, i contratti di espansione saranno applicabili alle aziende con più di 1000 dipendenti che investono in tecnologia e digitale;

  • Bonus assunzioni per chi dona alle scuole;

  • Confermato il bonus dal 2021 per chi dona almeno 10 mila euro in un anno alle scuole con percorsi d'istruzione tecnica o professionale e assume con contratto a tempo indeterminato gli studenti delle stesse scuole alla fine del ciclo scolastico. Il bonus consisterà in uno sconto sui contributi previdenziali massimo per un anno.

Tanti insomma gli aspetti da approfondire con il nuovo decreto-legge strutturato per garantire una crescita del paese.